Cool! La temperatura giusta per ogni ambiente

Una volta il condizionatore era un lusso. Oggi lo possiede chiunque voglia godersi un po’ di fresco a casa propria. Sempre più edifici, non solo quelli nuovi, sono dotati di relativi impianti fissi. Ma anche quando mancano è facile portare una ventata di aria fresca in casa propria in estate. Per questo, chi compra un condizionatore oggi non ha che l’imbarazzo della scelta. La gamma, peraltro, cresce costantemente.

È quindi normale farsi una domanda: qual è il condizionatore giusto per me?

Dimensioni e isolamento: qual è la tua situazione abitativa?

Al momento della scelta, ciò che conta sono le esigenze individuali e il contesto abitativo. In genere una camera da letto piccola, ad esempio, ha bisogno di un apparecchio diverso rispetto a una camera grande. Lo stesso vale per lo stato generale dell’abitazione. Quelle mal isolate hanno tutt’altre esigenze in termini di condizionamento rispetto agli edifici dotati di un buon isolamento. Tieni a mente questi aspetti se vuoi prendere una decisione fondata e scegliere bene tra ventilatori, raffrescatori evaporativi, condizionatori mobili e impianti split.

 

I più venduti

Proklima Condizionatore portatile WiFi

(Capacità di raffreddamento max. per dispositivo in BTU/h: 16 000 BTU/h, adatto a: ambienti fino a 35 m²)

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Refrigerio in un wattimo: che potenza deve avere il condizionatore?

Per calcolare la potenza di raffreddamento necessaria di un impianto split o di un condizionatore mobile parti dal locale in cui verrà impiegato l’apparecchio. Utilizza quindi questa semplice formula:

metri quadrati x 100 = potenza necessaria dell’impianto in watt
In genere servono 100 watt circa per metro quadrato.

Consiglio: spesso la potenza di raffreddamento viene indicata in BTU/h. Un BTU (British Thermal Unit) è la quantità di calore necessaria per far aumentare di un grado Fahrenheit la temperatura di una libbra (britannica) d’acqua. 1.000 BTU/h corrispondono a 293,71 watt.
Conversione BTU in watt = BTU / 3.41 o watt in BTU = watt*3.41

Ecco qui che potenza deve avere un impianto in base alle dimensioni del locale:

  • da 15 a 20 m2 di metratura: 7.000 BTU 
  • da 26 a 32 m2 di metratura: 9.000 BTU
  • da 35 a 40 m2 di metratura: 12.000 BTU

Non ti va di calcolare? Allora chiedi consiglio a uno dei nostri colleghi del centro specializzato più vicino.

Il grande confronto: quali sono le caratteristiche e i vantaggi dei vari apparecchi per il raffreddamento dell’aria?

Ci sono diversi apparecchi per il raffreddamento, per esempio i ventilatori e gli impianti split, che per le loro caratteristiche sono più indicati per determinate esigenze che per altre. Il seguente confronto presenta le peculiarità principali dei vari modelli. Tienine conto se vuoi fare una scelta oculata.

Come funzionano gli apparecchi per il raffreddamento dell’aria?

Chi non conosce il ventilatore? Certe sere d’estate in casa non tira un filo d’aria. Si suda persino stando sdraiati sulla poltrona. In casi come questo, basta una soluzione classica e intramontabile come il ventilatore. Le sue pale apportano aria fresca, danno una smossa a quella calda e facilitano il ricambio dell’aria, soprattutto quando lo si posiziona davanti alla finestra.

  • Tipo di raffreddamento: i ventilatori creano un flusso d’aria che dà lo stesso refrigerio di una brezza. Grazie alla regolazione continua, l’intensità del flusso può essere impostata a piacimento. 
  • Potenza di raffreddamento: il ventilatore rinfresca il corpo ma non l’ambiente. La temperatura dei locali, infatti, non cambia utilizzandone uno. Il raffreddamento è più «percepito» che effettivo. Anche l’umidità dell’aria nell’ambiente resta invariata. 
  • Peso: i ventilatori sono un peso leggero rispetto agli altri apparecchi. Arrivano al massimo a 8 kg e possono essere quindi spostati con facilità.
  • Consumo di energia: rispetto agli altri apparecchi per il raffreddamento dell’aria il ventilatore è un campione di efficienza energetica.
  • Rumorosità: in genere i ventilatori sono molto silenziosi.
  • Modelli: i ventilatori sono disponibili in diverse varianti. Ci sono modelli da soffitto, di cui alcuni che integrano dei LED, a piantana e persino varianti più sottili, come quelle a colonna.

I raffrescatori evaporativi danno refrigerio facendo a meno di tubi di scarico e gas refrigeranti. In termini fisici, questo tipo di apparecchio sfrutta il principio di raffrescamento per evaporazione. L’effetto può essere rinforzato impiegando delle icebox o dei cubetti di ghiaccio.

  • Tipo di raffreddamento: un raffrescatore aspira l’aria calda dall’ambiente e la convoglia contro un pannello evaporativo (filtro) che, con l’aiuto dell’acqua, le sottrae il calore. Poi l’aria, ormai raffreddata, viene rilasciata all’esterno. È proprio questo flusso di aria fresca a creare la sensazione di fresco.
  • Potenza di raffreddamento: come nel caso dei ventilatori, i raffrescatori fanno scendere la temperatura percepita dal corpo ma non quella dell’ambiente. Quella dei locali, infatti, non cambia in modo sostanziale. L’umidità nell’ambiente, invece, aumenta.
  • Peso: anche i raffrescatori sono piuttosto leggeri. Pesano al massimo 10 kg e possono essere quindi spostati facilmente.
  • Consumo di energia: in fatto di efficienza, i raffrescatori occupano un meritato secondo posto dopo i ventilatori.
  • Rumorosità: dato che i raffrescatori non hanno un compressore, sono anche loro molto silenziosi.

Vuoi che il termometro di casa tua (del tuo appartamento in mansarda) resti fermo sui 32 gradi? Allora il condizionatore portatile è l’opzione giusta per te. Le varianti monoblocco figurano infatti tra i modelli in grado di abbassare effettivamente la temperatura di appartamenti e case. Inoltre, sono la variante perfetta per chi vive in affitto, visto che non devono essere installati.

  • Tipo di raffreddamento: i condizionatori monoblocco sfruttano un compressore. Il loro ciclo refrigerante raffredda l’aria calda estiva. A questo punto, quella fredda viene immessa nel locale mentre quella calda viene espulsa all’esterno dell’abitazione attraverso un tubo di scarico. Quello degli apparecchi portatili viene spesso installato alla finestra e sigillato (informazioni telo sigillante Hot Air Stop).
  • Potenza di raffreddamento: i condizionatori portatili sono l’ideale per abbassare la temperatura percepita dal corpo e quella dei piccoli locali, vale a dire con un volume di massimo 120 metri cubi. Di solito hanno una potenza di raffreddamento compresa tra due e tre kilowatt. Sono anche in grado di ridurre l’umidità dell’ambiente.
  • Peso: i condizionatori portatili possono pesare tra i 10 e i 30 kg.
  • Consumo di energia: i condizionatori portatili consumano più energia rispetto agli impianti split moderni. Ciononostante, tutti i modelli rientrano nella classe energetica A o addirittura A+ e rispondono agli ultimi standard tecnici. (Dato il loro notevole consumo di energia a confronto con i condizionatori split moderni quelli portatili sono più adatti all’uso temporaneo e non dovrebbero essere utilizzati costantemente.)
  • Rumorosità: arrivando a 60-65 decibel* i condizionatori portatili sono tra le varianti più rumorose. In compenso, sono efficienti e rapidi nel raggiungere la temperatura desiderata. 

*Livello di potenza sonora

Dove mettere il tubo di scarico del condizionatore portatile?

C’è una sola risposta a questa domanda: alla finestra – soprattutto se abiti in un appartamento in affitto e non vuoi (o non puoi) praticare fori nelle pareti. Il tubo in uscita e, nel caso ideale, anche quello in entrata vanno collegati con l’esterno collocandoli tra la finestra aperta e il suo telaio. L’importante è che non entri aria calda da fuori. Per evitarlo, puoi sigillare lo spiraglio con dell’apposito materiale tessile da fissare al telaio della finestra con delle strisce in velcro. Puoi anche impiegare delle guide in plastica concepite su misura per i singoli modelli. Da BAUHAUS troverai tutto il necessario per la sigillatura.

A differenza di tutti gli altri apparecchi precedentemente descritti, i condizionatori split sono impianti da installare. Anche per questo sono la variante più costosa. Gli impianti split, però, possono essere usati anche d'inverno per riscaldare (tecnologia pompa di calore), il che rappresenta un altro grande vantaggio della categoria.

  • Tipo di raffreddamento: gli impianti split hanno almeno un’unità esterna e una interna. Molti comprendono però diverse unità interne, il che consente di climatizzare più locali. Le unità interne assorbono l’umidità/il calore in eccesso dall’ambiente interno e li veicolano all’esterno, dove si trova il compressore di raffreddamento. Poi, l’aria raffreddata viene reimmessa nei locali. Questo processo si ripete fino al raggiungimento della temperatura desiderata.
  • Potenza di raffreddamento: gli impianti split sono quelli più potenti (fino a 12 kilowatt) e sono quindi adatti ai locali più grandi. Abbassano sia la temperatura dell’ambiente sia quella percepita dal corpo e non influiscono sull’umidità dei locali.
  • Peso: un impianto split completo arriva a pesare 50 kg circa, di cui 40 sono della sola unità esterna.
  • Consumo di energia: rispetto ai condizionatori portatili gli split sono notevolmente più parsimoniosi in termini di consumo di energia. Difatti, rientrano nella classe energetica A++ (raffreddamento) e A+ (riscaldamento). Alcuni modelli a inverter sono persino più parsimoniosi, dato che ottimizzano automaticamente il numero di giri del compressore quando la temperatura interna si discosta da quella desiderata. In altre parole, i condizionatori a inverter erogano solo la potenza effettivamente richiesta – l’ideale, quindi, per un impiego costante e parsimonioso.
  • Rumorosità: nei locali chiusi gli impianti split arrivano a 20 (50) decibel circa e sono quindi molto silenziosi. All’esterno, invece, si sentono appena, complice la tecnologia a inverter.

A proposito: in generale, i condizionatori a inverter e split dovrebbero essere messi in servizio (installati) da personale qualificato.

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